Gaudete Festival Internazionale Musica Antica
2013
H O R R O R V A C U I
Mostra di Arte Contemporanea Itinerante per i concerti "Gaudete!" 2013, a cura di Diego Pasqualin
DELENDA CARTHAGO EST
IL VUOTO DEVE ESSERE DISTRUTTO
Colmare ogni singolo interstizio in grado di condurre al baratro. Senza pietà. Senza rimorsi. Senza ripensamenti. DISTRUTTO!
Ascoltare un’esecuzione musicale lasciandosi trasportare dal susseguirsi delle note che compongono la melodia.
Attesa... Andante. Allegro. Pausa. PAUSA?
A cosa corrisponde la pausa in musica? Al silenzio? Al vuoto?
VUOTO: Nella filosofia antica, nozione (affermata o negata) di spazio in cui nulla é, negatrice dell’Essere in quanto esistente nello spazio increato e indistruttibile, immobile, uno e indiviso. (Devoto-Oli)
In quel respiro che anticipa, coordina e introduce il brano musicale si concentra tutta la speranza descritta da Italo Calvino nel suo breve racconto Prima che tu dica pronto; da quel flebile fiato
fino a quel leggero eco che risuona ancora carico di tutte le note al termine del concerto, non esiste un momento in cui la nostra mente e le nostre orecchie possano concedersi tregua.
Appare evidente che uno stretto legame intercorre tra musica e arte figurativa, quell’arte che non teme il vuoto fisico/esteriore e nemmeno quello concettuale/interiore. Se persino lo spazio che circonda
l’opera d’arte è entrato a far parte dell’opera stessa, espandendola e, di conseguenza, contaminandosi, anche il concetto di pausa in musica non può che esser messo in discussione. Accomunando vuoto e silenzio
possiamo evincere che né l’uno né l’altro esistono se non a livello di pura astrazione fisica. Nel momento stesso in cui è presente un essere umano il vuoto è già stato distrutto e, per logica, nel momento stesso in
cui eseguo un brano musicale, quella che dovrebbe essere una "pausa silenziosa", o meglio, un attimo di non suonato, è comunque satura dell’ambiente circostante e, soprattutto, del mio stesso IO.
La paura del vuoto, dunque, non è paura del vuoto al di fuori di noi, ma dell’oscura cavità che si può celare/rivelare all’interno del nostro cuore, della nostra anima.
Bisognerà affidarsi alle note del flauto del dio Pan per poter attraversare indenni il Panico, colmarsi di musica e arte, per riconoscere, accettare e, forse, amare ogni singolo interstizio sconosciuto che è in Noi per frenare
la gelida volontà contemporanea del "dover mettere in luce", del "mai abbastanza", dell’"avere senza possedere".
Diego Pasqualin
Per maggiori informazioni consultare questo link:
https://www.gaudetefestival.com/il-festival-gaudete/sesta-stagione-2013/horror-vacui/
- Exhibitions:
- "Gaudete!" Festival Internazionale di Musica Antica | Chiesa S. Antonio Borgosesia (Vc) 6 dicembre 2013 |